Perché nello SKE non c'è la rotazione completa

Lo SKE si distingue dalle attrezzature tradizionali per il suo innovativo movimento dei pedali. Lo SKE, infatti, non prevede una rotazione completa dei pedali, bensì un movimento alternato su una circonferenza con un raggio molto più grande che in una normale bicicletta. Questa scelta progettuale è alla base dell’efficacia dello SKE per l'allenamento della forza in sicurezza.

Circonferenza teorica della pedalata sullo SKE

Rotazione non completa per una spinta efficace

La rotazione completa è stata volutamente eliminata per consentire di effettuare ogni spinta partendo da fermo. Non è quindi possibile sfruttare l’energia cinetica accumulata durante il movimento per ridurre l’intensità della rotazione successiva.
Su una bici tradizionale, una volta che cominci a pedalare e ad accumulare velocità, l'inerzia ti aiuta a mantenere il movimento: non serve applicare una grande forza ad ogni pedalata, perché le ruote in movimento continuano a girare grazie all'energia accumulata. Sullo SKE, invece, ogni spinta inizia da fermo e non c'è una rotazione completa: significa che ogni singolo movimento richiede una spinta massima e indipendente dall'energia precedente.
In pratica, non puoi sfruttare l'inerzia della pedalata per "alleggerire" il lavoro nelle spinte successive. Questo approccio, oltre a massimizzare l'attivazione neuromuscolare, assicura che i muscoli lavorino costantemente per generare forza, rendendo l'allenamento più intenso e mirato rispetto al ciclismo​​​.

L’arco descritto dallo SKE

Anche se il raggio della circonferenza descritta dal pedale è molto grande, l'arco descritto dalla spinta sullo SKE ha una lunghezza pari a quello di una normale pedalata, dove però la capacità di spingere è notevolmente ridotta in prossimità dei punti morti superiore e inferiore.

Capacità di spinta intensa lungo tutto il movimento sullo SKE

Questa caratteristica progettuale consente una spinta continua, intensa ed efficace lungo tutto il movimento, sfruttando al massimo ogni fase della spinta senza riduzione della forza applicata.

Il gesto appare naturale e viene effettuato rispettando non solo la posizione del corpo tipica dell’utilizzo di una bicicletta, ma soprattutto gli angoli e le traiettorie assunti dalle articolazioni di piede, ginocchio, anca e busto. 

Coordinazione neuromuscolare

Spinta dopo spinta, allenamento dopo allenamento, il sistema neuromuscolare impara a coordinare il gesto e ad applicare la forza lungo un arco angolare più ampio rispetto a quello di una pedalata completa. Questo porta a un miglioramento significativo della potenza e della prestazione, rendendo lo SKE particolarmente utile anche per gli sportivi più esigenti e performanti. La possibilità di applicare una forza supplementare per un settore angolare più ampio si tradurrà infatti in un incremento della potenza sia durante gli intervalli brevi che in quelli di lunga durata​​​​​​.

Forza massima sullo SKE e Forza sulla bici

Conclusione

In sintesi, l'eliminazione della rotazione completa nei pedali dello SKE è una scelta progettuale mirata a massimizzare l'efficacia dell'allenamento. Ogni spinta parte da fermo, richiedendo il massimo impegno muscolare e consentendo un miglioramento significativo della forza e della potenza. 

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